Il Mongolo francese che si prese il Cinque Nazioni

ImmagineC’erano una volta il Bisonte, il Bufalo, Il Mammuth, il Leone di Swansea, il Piccolo Toro Furioso, Hulk, e l’Orco.

E poi c’era il Mongolo, detto anche Attila: mongolo per il baffo spiovente e Attila per l’approccio spartano e non esattamente gentile.

 

In campo c’era anche, per una sola volta, una signora con l’ombrello, che però non cantava Supercalifragilistichespiralitoso, non si accompagnava ad uno spazzacamin (can-caminin-spazza-camin) e non era Mary Poppins .

(niente male, come cast)

 

Erano gli anni cincquanta. E lui era LAFRANCIA. Vinta ieri, con grande onore, all’Olimpico di Roma, dagli azzurri di Brunel.

Leggetevi il capolavoro di Marco Pastonesi: ne vale la pena.

(“Storie da Sei Nazioni: Michel Crauste, un nome che metteva paura” 

http://www.onrugby.it/2013/01/30/il-mongolo-francese-che-si-prese-il-cinque-nazioni/

 

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