Il Conte di Saint German

Forse figlio illegittimo del Principe di Transilvania e di Violante Beatrice di Baviera, o forse no, il Conte di Saint German è stato un avventuriero, un alchimista, un rosacroce, un profumiere e un farmacista. Un pittore, uno straordinario musicista. Un mago. Azzarderei un gran figo.

Nato il 23 febbraio del 1712, morirà domani, nel 1784, a 72 anni appena compiuti.

Si dice che fosse capace di sparire nel nulla nonché di essere ubiquo o di passare per tale. Eco l’ha nominato un sacco di volte nel Pendolo di Focault anche se alla fine non è che gli faccia fare una gran figura. Ne parla anche Pushkin.

Se fosse vivo e fosse su Twitter, a poche ore dal suo compleanno, lo inviterei per cena, in DM, ma non chi chiederei di insegnarmi a produrre l’elisir, o magari sì, ma solo per giocare con gli alambicchi. Quello che vorrei, mentre sto per servire pollo al curry preparato nella slow cooker, riso venere e peperoni al forno (cotti a 50 gradi), sarebbe sentirlo parlare di Casanova, Voltaire e Cagliostro.

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Fonti

SAINT GERMAIN ON ADVANCED ALCHEMY, by David Christopher Lewis, Meru press

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