AAA penne rosa cercasi

È una trappola.

È la coda del maschio scemo per la pavoncella arrapata; è l’enorme culo grigio della femmina per l’ippopotamo che sogna di cavalcarla sul fiume; è il Cayenne per la commessa di Intimissimi, e il bisturi per quella con gli zoccoli (la prima zeta è omaggio); è la sigaretta fra le labbra dello scrittore. È la gabbia che si chiude sopra il pezzo di carne che da lontano nemmeno sembra putrescente; è il latrato del bracco che avvisa il cacciatore; è il bracco ed è pure il cacciatore; è la perdita di equilibrio, è il disordine, è il caos. È un pensiero fisso retroattivo, è un imbuto che porta a un gorgo, e un gorgo(nzola dolce) che crea dipendenza. È qualcosa che vorrebbe unire te a qualcos’altro separandoti da tutto il resto, ammesso di resto tu ne abbia mezzo. È un’illusione chimica che si autoalimenta di favole e retorica, di fiction e fandonie. Di poesia di merda, baci Perugina e Moccia come se piovesse. Di un colore del cazzo, di tinte pastello, di primavere troppo fredde, di germogli che moriranno comunque. Di pioggia. Di risvegli con la bocca impastata. Di tensioni muscolari. Di artrosi neurale, di gangli e sinapsi che si accartocciano come carica batterie posseduti dal demonio. Di attese. Di negazioni. Di delusioni. Di equilibri (precari) che vanno a puttane.

Però, porca troia, vende. E se vende, va scritto.

Quindi?

Loscrittorefantasma cerca penne romantiche, tanto romantiche da farci venire il latte alle ginocchia/sognare la foresta ai piedi del monte Fuji.

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