
Stai parlando con qualcuno che si è appena presentato.
Vorresti chiamarlo per nome ma hai il vuoto cosmico in testa e per quanti sforzi tu faccia, non ti viene.
Il top della gamma, consigliato da quelli che ne sanno un sacco, sarebbe stare attenti a quel che i tuoi interlocutori ti dicono, ma non sempre ce la fai (e noi lo sappiamo perché capita a tutti, mica solo a te). E quando non ce la fai, visto che ci siamo passati e ci passiamo tutti, sappiamo che inizia il disagio e tu ti senti un idiota.
Quindi, cosa fai?
a) Alzi le mani e ti auto-accusi, dichiarandoti al pronti via un egocentrico focalizzato solo su te stesso;
b) prendi un bel respiro, riattivi i neuroni e trovi un escamotage per non fare la figura della triglia.
Ecco, se opti per la busta B, hai diverse opzioni.
Per prima cosa, quando qualcuno ti dice “Ciao, piacere sono Jo Black”, sarebbe bene segnare il suo nome e il suo numero sul tuo cellu. Se non l’hai fatto, però, prima di dirgli una cosa come “Scusa, come hai detto di chiamarti?” (che suona quasi antipatico come una busta verde nella cassetta delle lettere), prova con questi consigli:
a) Chiedigli un biglietto da visita;
b) Se gliel’hai già chiesto e l’hai messo via, tiralo fuori con una scusa, magari parlando della sua azienda, della sede o del lavoro che fa (qualcosa ti ricorderai pure, no?);
c) Se sei in mezzo alla gente, fa’ in modo di presentargli qualcuno che conosci e fa’ attenzione al nome;
d) Non appena ti ha detto come si chiama, ripeti il suo nome nel resto della conversazione.
e) Prima di andartene, fa’ in modo che lui si ricordi il tuo.
f) Se il contatto è rilevante (o potrebbe diventarlo), tienilo vivo e nei giorni subito seguenti all’incontro, cercalo online e stabilisci una connessione.
Credits:
Post parafrasato da:
http://www.businessinsider.com/what-to-do-if-you-forget-someones-name-2014-7
Letto, scritto, tradotto e condiviso da @robertagiulia per i suoi lettori