La spesa del ghostwriter che si fa chiamare fantasma-madre

 

A Brescia, sotto i portici di Piazza Vittoria, da quando avevo ancora i capelli neri (senza tingerli) c’è una libreria-bancarella. Gigi, il tizio che la gestisce, era già bianco allora.
Oggi, dopo un caffè con la sorella grande, mi sono fermata a fare la spesa.

Eccola.

La seconda rivoluzione cinese – K.S. KAROL – Mondadori (1973)

(Perché non ne so una fava)

Elementi di psicologia per l’infermiera – Olivier Cotinaud – Editrice àncora Milano (1971)

Perché può servirci per il libro che scriveremo a ottobre e perché inizia così:

«Come non rilevare che la nostra epoca, così preoccupata del rispetto della personalità umana, è al tempo stesso così poco attenta a tradurre questo rispetto nella realtà dei fatti? Campi di concentramento, torture, condizionamenti psicologici, propaganda abusiva, pubblicità menzognera… tutto sembra concorrere a dare dev’essere umano l’idea di un giocattolo che si può maneggiare a piacere.»

 

Cioè – Luca Goldoni – Arnoldo Mondadori Editore (1977)

«Credo che la gente, oltre a leggere i libri che hanno dei protagonisti, ami anche qualche pagina in cui si ritrova protagonista essa stessa. Per stabilire il contatto con questo pubblico bisogna parlare di qualcosa che non sia troppo noteo e neppure troppo ignoto. Se infatti è troppo noto, la gente dice che è aria fritta. Se è troppo ignoto, non si sente coinvolta. Per esempio se dico che appartengo a quella generazione che, quando legge o ascolta, il vocabolo “palmeto” pensa automaticamente «inchiodata sul palmeto», tanti capiscono quello che intendo dire. Spesso si tratta di puntare in picchiata su un luogo comune e, all’ultimo momento, cercare di schivarlo e di farlo diventare un po’ meno comune. un esercizio in cui capita anche di schiantarsi.
In altre parole bisogna spiare l’attimo prima di quando l’acqua diventa ghiaccio. La dannazione dei titoli, per esempio: «di’ che ti mando io» era una frase che tutti dicevano senza accorgersi di dirla. Lei non sa chi sono io, invece, è una frase che nessuno quasi dice più in quanto tutti si sono accorti di dirla, ne hanno assorbito il ridicolo: insomma l’acqua è già diventata ghiaccio.»

Storia della fisolofia occidentale e dei suoi rapporti con le vicende politiche e sociali dall’antichità a oggi – Bertrand Russell – Longanesi (1966)

(Perché non cambiamo mai. Forse)

 

Pel di carota e storie naturali, Jules Renard – Editrice La scuola (1969)

Perché me l’ha messo in mano Gigi.

 

Il diavolo a quattro – Henry Kane – Edizioni Giumar – (anni Cinquanta, a spanne)

Perché inizia così:
“Tener d’occhio i valori: in questo consiste per lo più il lavoro di un investigatore privato.”

 

Il mio libro di ginnastica – Jane Fonda – Varia Club (1981)

Perché sto riguardando Grace & Frankie.

 

La guerra più lunga: Israele in Libano – Jacobo Timerman – Arnolodo Mondadori Editore (1982)

 

Per lo stesso motivo per cui voglio leggere la storia della rivoluzione cinese.

Denontia contra un Benadante de Joannis – Enza Chiara Lai – Ribis (2008)

Al di là del bene e del male – Nietzsche – Newton (1977)

Perché l’avevo perso.

 

L’ultimo saluto di Sherlock Holmes – Conan Doyle (1991)

Perché non me lo ricordo più.

 

L’ultima astronave per l’inferno – John Boyd – Moizzi editore (1968)

Inferno – Fred e Geoffrey Hoyle – Moizzi editore (1976)

Tau Zero – Poul Anderson – Moizzi Editore (1970)

 

Totale dell’investimento? Chi indovina vince un libro.

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